Il fotovoltaico galleggiante può incidere fortemente sull’evaporazione dell’acqua, è quanto ha dimostrato uno studio su un impianto FV in un bacino del Brasile.

Infatti, fra i tanti vantaggi degli impianti fotovoltaici galleggianti, c’è anche la possibilità di ridurre i tassi di evaporazione dell’acqua, grazie agli ombreggiamenti dei pannelli sulla superficie dei bacini idrici. È un vantaggio ambientale importante soprattutto nelle regioni più calde e colpite dalla siccità.

Questo recente studio di due università, Ponta Grossa in Brasile e Louisiana-Lafayette negli Stati Uniti, ha stimato gli effetti dei sistemi fotovoltaici galleggianti sui tassi di evaporazione dell’acqua, analizzando come caso-studio un impianto floating FV da 130 kW nel bacino idrico di Passaúna, nel sud-est del Brasile di circa 8,5 kmq. È un impianto che occupa una superficie pari a 1.265 metri quadrati e dispone di 395 moduli fotovoltaici da 330 W di potenza massima. Per calcolare il tasso di evaporazione, i ricercatori nei loro modelli hanno impiegato diversi dati meteorologici come temperatura, umidità, velocità del vento e radiazione solare.

La ricerca, intitolata “Effects of a Floating Photovoltaic System on the Water Evaporation Rate in the Passaúna Reservoir, Brazil”, è stata pubblicata sulla rivista accademica Energies. Dai test è emerso che il sistema fotovoltaico esistente è in grado di ridurre l’evaporazione dell’acqua del 60% nella zona del bacino idrico coperta dai moduli.

Sono state fatte anche delle simulazioni con impianti FV più grandi, da 1, 2,5 e 5 MW. Un’installazione di fotovoltaico galleggiante da 5 MW ad esempio, potrebbe ridurre  l’evaporazione per un volume d’acqua corrispondente al consumo medio annuo di quasi 200 persone. E se si coprisse l’intero bacino di Passaúna con moduli FV galleggianti, grazie alla minore evaporazione, si potrebbe risparmiare l’acqua sufficiente per il fabbisogno di più di 35mila persone all’anno.

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