È stata approvata la LEGGE 41/2023 che ha convertito in legge il D.L. 13/2023 portando importanti cambiamenti su permitting, aree idonee, agrovoltaico, idroelettrico, biometano e molto altro ancora.

Parte del decreto viene riservata alle norme di semplificazione per sostenere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e, anche se la materia è di estrema attualità, figurano solo pochi articoli.

La legislazione d’urgenza è comunque intervenuta su diversi dei temi di estrema rilevanza per chi opera nel settore e non solo.

Fra le maggiori novità la più eclatante è sicuramente la semplificazione dell’installazione di determinati impianti fotovoltaici, ora parificati ad attività di manutenzione ordinaria. Questo nuovo contesto porta ad alcune considerazioni, la prima riguarda l’obbligo dell’applicazione della nuova disciplina a discapito di procedure più strutturate. Già in passato le autorità hanno interpretato in modo rigido la disciplina della Proceduta Abilitativa Semplificata (PAS), rigettando istanze di Autorizzazione unica (AU) e ritenendo più idonea la procedura semplificata. Questa situazione ha impedito ai richiedenti di ottenere – per le opere oggetto di realizzazione – provvedimenti amministrativi più completi e quindi più tutelanti. Ci si domanda, quindi, se il meccanismo possa ripetersi in modo ancora più preoccupante per la “manutenzione ordinaria”, con una posticipazione dei controlli a completamento dei lavori, diminuendo perciò la possibilità di ricorrere a eventuali rimedi in tempi utili.

Un’altra osservazione riguarda la necessità, se si decide di avvalersi della manutenzione ordinaria, di adempiere a prescrizioni di natura diversa rispetto a quelle autorizzative, come per le comunicazioni indirizzate al Genio Civile in ambito sismico, l’applicazione delle prescrizioni del Piano Regolatore vigente o il rispetto dei buffer imposti da altre fonti di legge.

Infine va notato che, sebbene per la PAS il legislatore ha finalmente definito qual è il momento da cui iniziano a decorrere i termini per l’opponibilità dei terzi al progetto, ossia dalla pubblicazione della dichiarazione di PAS sul Bollettino Ufficiale, nel caso della manutenzione ordinaria, non è stata fatta alcuna chiarezza su questi termini. Una mancanza che riapre il dibattito che ha accompagnato le procedure abilitative semplificate negli ultimi anni.